venerdì 30 ottobre 2009

ALLA FACCIA DELLA TRASPARENZA!






Questo pomeriggio siamo andati all'assemblea dell'A.A.T.O. (Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale "Alto Veneto") per distribuire un volantino a tutti i sindaci della provincia di Belluno, con il quale, li invitavamo ad accogliere la nostra proposta di delibera nella quale si dichiara sia che l'acqua è un bene comune, sia il diritto di godere del servizio idrico integrato come un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.
Finito il volantinaggio ci siamo seduti ad assistere all'assemblea.
Terminata la seduta pubblica dell'AATO, ci hanno detto che la seconda parte era a porte chiuse, perchè si trattava di una riunione dei sindaci per approfondire alcune questioni tecniche, tra cui la proposta del BIM Gestione Servizi Pubblici che prevede la richiesta al Governo di una deroga per mantenere una gestione "in house" del servizio idrico integrato.
Abbiamo ritenuto che una riunione così importante per il futuro della gestione dell'acqua nel nostro territorio, non potesse essere svolta a porte chiuse, rivendicando il diritto di poter assistere per conoscere le decisioni e le riflessioni su un tema di così forte interesse pubblico.
La risposta è stata quella di sbatterci la porta in faccia e allontanarci in malo modo.
ALLA FACCIA DELLA TRASPARENZA!


domenica 25 ottobre 2009

Oltre 1500 persone alla manifestazione Acqua Bene Comune Belluno





Sono più di 1500 persone che hanno sfilato in corteo per le vie di Belluno per lanciare un forte grido contro la privatizzazione dell'acqua e lo sfruttamento dei nostri fiumi.
Famiglie, bambini, associazioni, comitati e singoli cittadini hanno trasformato il centro città in un grande fiume.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, perché con la loro presenza hanno reso più forti le rivendicazioni che da mesi il comitato sta portando avanti e che ora non possono più rimanere inascoltate!



venerdì 23 ottobre 2009

Il comitato aderisce alla campagna 350


Il 24 ottobre in concomitanza con la nostra manifestazione, le reti ambientaliste nordamericane hanno lanciato la campagna internazionale 350.
Il numero non è casuale. Gli scienziati hanno infatti individuato in 350 p.p.m. (parti per milione) il valore soglia della concentrazione di CO2 che il pianeta terra è in grado di sopportare. Oggi la concentrazione di anidride carbonica si avvicina ai 400 p.p.m. portando irreversibilmente il pianeta verso la più grande crisi climatica dell'epoca dell'homo sapiens.
La giornata "350" di azione globale per il clima si inserisce nel percorso che rende protagoniste migliaia di persone verso le mobilitazioni dentro, fuori ed intorno la conferenza delle nazioni unite sui cambiementi climatici (COP15), che avrà luogo il prossimo dicembre a Copenhagen.

Per saperne di più:

sabato 10 ottobre 2009

MANIFESTAZIONE ACQUA BENE COMUNE




SABATO 24 OTTOBRE
Piazzale Stazione FS - Belluno
ore 15.00
MANIFESTAZIONE ACQUA BENE COMUNE
STOP alla privatizzazione dell'acqua
STOP allo sfruttamento dei nostri fiumi
L'acqua è vita! Non merce!
Al termine del corteo musica, arte e socialità

Per aderire alla manifestazione: acqua.belluno@libero.it


... durante una passeggiata, fummo attratti dal rumore delle acque. Ci avvicinammo e la Piave mormorò:

"Libertà? Quanto è difficile spiegarne il senso, il valore. Ma a volte, in un concetto tanto universale quanto complesso, si cela un significato assai semplice, legato all'ordine naturale delle cose, alla vita stessa. E' così per noi... per le migliaia di gocce che ogni giorno danno origine alle preziose acque del bacino idrico della Piave e che dovrebbero scorrere liberamente nei letti dei fiumi, a formare rivoli, cascate, cadini, in quel favoloso ambiente che è stato anche riconosciuto Patrimonio dell'Umanità.
E invece, il 90% di noi, viene intubata, incanalata, captata, privatizzata, sfruttata. Le altre nostre sorelle scendono faticosamente a valle, come in un lento trascinarsi, divincolandosi tra grate, turbine, pompe e lunghi tubi.
All'inizio ci sembrava un gioco, fatto di salti, capriole e scivoli.
In poco tempo però, tutto si trasformò. In ogni vallata arrivarono i primi geologi, poi le prime ruspe e infine, loschi personaggi, scuri in volto e con strani accenti cittadini, accompagnati da nuovi "visionari" politici locali. Erano i primi predoni dell'acqua, con valigie di promesse e tasche piene di soldi, perché le parole "progresso" e "lavoro" non bastarono a imbrogliare il carattere diffidente del montanaro.
Erano gli ultimi anni dei 50. Anni di boom. Il progresso si sa, ha sempre avuto bisogno di energia. E una dopo l'altra, venivan su dighe e centraline. Ma ben presto, i bilanci delle aziende private e pubbliche non bastarono più a quantificare i costi: ai salari e alle fatture si aggiunsero le devastazioni ambientali e le tragedie. Fiumi senza acqua, acqua senza pesci e pesci senza vita.
All'oggi, la situazione non sembra cambiare.
Una nuova classe di predoni si è fatta avanti, più cinica, incurante delle sofferenze subite dalle nostre vallate, pronta ad arraffare il poco rimasto. Alcuni arrivano da molto lontano e a loro, del futuro della nostra montagna, poco importa. Ma purtroppo, non sono soli. Qua è là, altrettanti amministratori spuntano come funghi, pronti a svendere quello stesso territorio, di cui a parole, si fanno difensori e paladini.
E oggi come un tempo, nuove menzogne arricchiscono le loro "ragioni": "Deflusso minimo vitale! Minimo vitale garantito! Basta calcolarlo!" gridano. Squadroni di tecnici e cervelloni a far di conto, ma i conti non tornano mai e ancor peggio, non si preoccupano di controllarli, tanto... l'acqua abbonda. Non dicono lo stesso dei loro profitti: sempre troppo pochi. E allora, perché non privatizzare anche l'acqua dei rubinetti?
Siamo il nuovo oro. L'oro blu. Una nuova frontiera si è aperta, un nuovo Far West è alle porte!
Per questo ci rivolgiamo a tutte quelle persone, quelle associazioni, quei comitati e i quei movimenti che pensano che questo territorio debba e possa avere uno sviluppo diverso e condiviso, dove l'acqua torni ad essere un Bene Comune e non una merce di pochi.
Il 24 ottobre scenderemo a valle, nella città di Belluno.
Scenderemo dal Boite, dall'Ardo, dal Cordevole, dai piccoli ruscelli delle Dolomiti e in compagnia delle nostre sorelle che scorrono per altri territori, riaffioreremo in superficie.
Ci ritroveremo insieme a voi, per dar vita ad una mobilitazione gioiosa, che abbia la forza di trascinar via l'arroganza di questi nuovi predoni; per ribadire che dal basso c'è una comunità territoriale che non ha più voglia di subire imposizioni, consapevole, come recitava una nota canzone, che la Libertà è partecipazione."