lunedì 22 marzo 2010

PRESIDIO CONTRO LA CENTRALE IN VALLE DEL MIS


Mercoledì 24 marzo dalle ore 20 il comitato bellunese Acqua Bene Comune sarà presente con un presidio presso il Centro Civico di Sospirolo durante l'incontro pubblico sul Piano del Parco, per ribadire la nostra contrarietà alla realizzazione della centrale idroelettrica nella Valle del Mis ad opera della ditta privata Valsabbia spa di Brescia.

Non mancare!
Fermiamo questo abuso edilizio.
Salviamo i nostri fiumi dalle speculazioni
"...questa, questa è la nostra terra"

domenica 21 marzo 2010

Roma 20 marzo: 200.000 persone contro la privatizzazione dell'acqua


Un fiume di persone ha attraversato le strade della città di Roma.
Anche il Comitato Bellunese Acqua Bene Comune era presente con una delegazione di oltre 50 persone per ribadire che difenderemo la nostra acqua e la nostra terra dai nuovi predatori.
Per questo motivo vi aspettiamo il 24 marzo dalle ore 20 per un presidio presso il centro civico di Sospirolo per ricordare all'ente Parco la nostra contrarietà alla realizzazione della centrale idroelettrica nella Valle del Mis ad opera della ditta privata Valsabbia spa di Brescia.

domenica 14 marzo 2010

Ci vogliono rubare l'acqua! Recintata la fontana di Piazza Martiri


Il governo, attraverso il D.L. Ronchi ha decretato la definitiva privatizzazione del servizio idrico.

Per difendere il diritto di tutti ad avere accesso ad un bene essenziale come l'acqua, il Forum Nazionale dei Movimenti dell'Acqua, ha indetto una manifestazione nazionale per il 20 marzo a Roma.

Il Comitato ha scelto di aderire e di partecipare attivamente alla mobilitazione.

Dopo un anno, nel quale oltre 9000 cittadini bellunesi hanno sottoscritto una petizione popolare per bloccarne la privatizzazione, ci troviamo di fronte ad una situazione dove anche nei nostri territori nuovi predatori e speculatori vogliono trasformare in merce il bene più prezioso delle nostre montagne, come sta accadendo col progetto per la costruzione di una centrale in Valle del Mis da parte della ditta privata Valsabbia spa di Brescia.

Con questa iniziativa, nella quale abbiamo simbolicamente "privatizzato" l'acqua pubblica della fontana, vogliamo denunciare l'ipocrisia di chi vorrebbe anteporre alla difesa dei beni comuni, la logica del profitto.

QUESTA E' LA NOSTRA TERRA, QUESTA E' LA NOSTRA ACQUA!


COMITATO BELLUNESE ACQUA BENE COMUNE



vedi articolo Corriere delle Alpi


martedì 9 marzo 2010

VERSO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 20 MARZO


OLTRE IL PUBBLICO E IL PRIVATO: ACQUA BENE COMUNE

A Roma ci saremo!

Dopo una lunga e partecipata assemblea, il Comitato Bellunese Acqua Bene Comune ha deciso di partecipare alla manifestazione del 20 marzo anche con contenuti propri territoriali.

Per anni aziende private e pubbliche hanno devastato il nostro territorio, costruendo chilometri e chilometri di tubature utilizzate per scopi irrigui e per la produzione di energia idroelettrica, provocando la parziale o definitiva morte di importanti ecosistemi in lunghi tratti dei nostri fiumi. Oggi, è in atto un nuovo far west e riguarda anche la privatizzazione del servizio idrico integrato.

La nostra provincia e i suoi cittadini ben conoscono cosa può significare anteporre alla difesa dei beni comuni, la logica del profitto per pochi.

Il ricordo di una grave tragedia come quella del Vajont, ha profondamente segnato l’immaginario collettivo, ma non è bastata a far aprire gli occhi a molti amministratori locali e regionali che continuano ad assecondare le iniziative speculative e colonizzatrici di una nuova classe di predoni dell’acqua, sempre pronti a trasformare il bene più prezioso delle nostre vallate in merce.

La superficialità di analisi tecniche e scientifiche e l’assecondamento di logiche speculative, è ben riassunta dalla vicenda della valle del Mis, dove il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e la Regione hanno concesso alla ditta privata Valsabbia SPA di Brescia il nulla osta alla realizzazione di una nuova centrale idroelettrica all’interno di un’Area Protetta, Sito Europeo di Natura 2000, cuore di un territorio individuato quale Patrimonio mondiale dell’umanità (UNESCO); questo è un ulteriore esempio di come non possiamo delegare acriticamente alle istituzioni e al settore pubblico il controllo politico e di cittadinanza dell’acqua.

Siamo consapevoli che in questa fase di privatizzazione spinta dell’acqua, sia importante, prima di tutto, bloccare il tentativo da parte dei privati, dei capitali speculativi e finanziari, di impossessarsi, per decenni, di un bene fondamentale per la vita; siamo, però, altrettanto convinti che sia giunto il momento di cominciare a praticare adeguate mobilitazioni ed iniziative che porti con sé il desiderio di saper guardare oltre l’orizzonte della ripubblicizzazione, verso pratiche partecipative di condivisione del Bene Comune, per la democrazia.

E’ grazie a questa visione che siamo riusciti a creare una piccola comunità che ha saputo aggregare persone provenienti da percorsi e culture politiche differenti, che grazie all’amore verso il proprio territorio, ha deciso di voler determinare, partendo dall’acqua, uno sviluppo e un futuro migliore per queste nostre montagne.

Da questi territori scenderemo fino a Roma, accompagnati da tutti coloro che vorranno attraversare con noi, le strade simbolo di un potere politico centralista, al quale grideremo con amore che “questa, questa è la nostra terra, questa è la nostra acqua!”.

Si dice acqua, si pratica democrazia.