sabato 30 ottobre 2010

DICIAMOCELA TUTTA SULLA CAMOLINO-BUSCHE


Il Comitato Bellunese Acqua Bene Comune organizza 5 incontri di informazione sul mega progetto della centrale idroelettrica Camolino-Busche voluta da Enel e EN&EN

CESIOMAGGIORE:
9 NOVEMBRE ORE 20:30
SALA PAROCCHIALE

SANTA GIUSTINA:
12 NOVEMBRE ORE 20:30
SALA POLIFUNZIONALE PIAZZA MAGGIORE

LENTIAI:
16 NOVEMBRE ORE 20:30
CENTRO SOCIALE TRES

SAN GREGORIO:
19 NOVEMBRE ORE 20:30
SALA CONSILIARE

SOSPIROLO:
23 NOVEMBRE ORE 20:30
CENTRO CIVICO

TI ASPETTIAMO!



martedì 12 ottobre 2010

PRESIDIO IN CONSIGLIO PROVINCIALE


In occasione del prossimo Consiglio Provinciale che si terrà venerdi' 15 ottobre alle ore 15:30, verrà discusso un ordine del giorno riguardante il progetto di realizzazione della centrale idroelettrica Camolino-Busche.
Per questo motivo abbiamo pensato di organizzare un presidio davanti al palazzo della provincia per ricordare al Presidente Bottacin e a tutti i consiglieri, che 9000 cittadini bellunesi hanno sottoscritto una petizione nella quale si richiedeva una moratoria alla realizzazione di nuovi impianti idroelettrici sui fiumi bellunesi

IL PRESIDIO PARTIRA' DALLE ORE 15 FINO ALL'INGRESSO DEI CONSIGLIERI.

Contro coloro che vogliono svendere la nostra terra!

Basta speculazioni sui nostri fiumi!

Non mancare!


Difendiamo il fiume Mis



tratto da www.globalproject.info

Oltre un centinaio di persone si sono radunate nella frazione bellunese di Camolino per partecipare alla conferenza stampa promossa dal comitato Acqua Bene Comune contro il progetto di Enel, in partnership con la società En&En, che prevede la realizzazione di una mega centrale idroelettrica sul torrente Mis. Una conferenza stampa inusuale, che si è svolta nel terreno in cui i progettisti hanno previsto di collocare l’inizio della condotta forzata che attraverserà quattro diversi Comuni, prima di rilasciare, 11 kilometri più a valle in località Busche (BL), l’acqua prelevata a Camolino. La condotta avrà una portata massima di 50 mc/s di acqua per una produzione elettrica annua di 90 gigawatt. Si tratta di un’opera di grande impatto ambientale, come dimostrano i 600 mila metri cubi di materiale che verrà scavato con l’utilizzo di una tunnel boring machine (TBM), una mega talpa che realizzerà un tunnel di 5,80 m di diametro nel quale verrà collocata la condotta. Oltretutto, in alcune zone, anche in prossimità di abitazioni, si passerà ad uno scavo di tipo “tradizionale” , ovvero con l’utilizzo di mine.

Questi sono solo alcuni dei numeri che emergono dal progetto, cifre che solo in parte riescono a descrivere la reale portata dell’opera. Per questo, alcuni attivisti del comitato, prima dell’inizio della conferenza stampa, hanno installato un facsimile in scala 1:1 della sezione della condotta, permettendo così, alle persone presenti, di poter vedere con i propri occhi la dimensione reale dello scavo previsto.

Inoltre, come è stato più volte ricordato, la realizzazione di quest’opera, determinerebbe la definitiva morte dell’ecosistema del fiume Mis, già fortemente compromesso a causa di un'altra grande centrale idroelettrica che ne sfrutta la portata più a monte. Ma, il Mis è solo uno dei tanti esempi di sfruttamento insostenibile dei fiumi del bacino idrico della Piave. Il 90% delle sue acque sono già attualmente artificializzate per scopi idroelettrici e irrigui e questa nuova centrale, la così detta Camolino-Busche, andrebbe ad intaccare in parte quel ultimo 10% di acqua rimasta libera di scorrere nel proprio alveo. Per questo motivo, in difesa dei fiumi bellunesi, il comitato aveva promosso una petizione popolare nella quale si richiedeva una moratoria alla realizzazione di nuovi impianti idroelettrici nel territorio bellunese e la messa in discussione delle vecchie concessioni. Le 9000 firme raccolte però, sono rimaste nascoste nei cassetti dell’amministrazione provinciale, totalmente snobbate dal presidente leghista Bottacin, che come per la questione del prolungamento dell’autostrada A27, è disposto a svendere il proprio territorio a qualche speculatore senza scrupoli. Per questo il comitato ha indetto per venerdì 15 alle ore 15:30 un presidio in consiglio dove sarà discussa la questione relativa alla nuova centrale Camolino-Busche.

Infine, la conferenza stampa, si è conclusa con una bellissima iniziativa di una trentina di canoisti che con i propri kayak hanno disceso il fiume Mis , con in testa lo striscione “Stop alla sfruttamento dei fiumi”.








lunedì 4 ottobre 2010

RIPRENDIAMOCI I NOSTRI FIUMI!



9000 cittadini bellunesi hanno sottoscritto una petizione popolare a difesa della vita dei nostri fiumi e con essi della qualità dell'ambiente, del paesaggio e della sicurezza idrogeologica di questi territori. E' in corso l'assalto finale dei privati, con il consenso opportunistico di alcuni amministratori pubblici, all'appropriazione dell'ultima acqua rimasta a scorrere nei propri alvei naturali in una provincia che su questi temi ha già pagato costi sociali ed ambientali rilevantissimi.
L'acqua però non è merce ma è vita e bene comune ed in quanto tale necessita di una gestione sostenibile e solidale che siamo chiamati tutti a praticare rivendicandone diritti di accesso, tutela e fruibilità, nell' interesse diffuso e generale, non solo per noi ma anche per le future generazioni.
Sabato 9 ottobre alle ore 14,30 a Camolino di Sospirolo in una conferenza stampa sulle sponde e sulle acque del Mis (con canoe e kayak) presenteremo le nostre iniziative a difesa dei fiumi e di queste acque, flussi di vita ed arterie di memoria delle nostre comunità.

RITROVO: ore 14:00 presso Trattoria da Bacchetti, via camolino 69 località Piz - Sospirolo (BL)